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Eva Saroglia non è medico nè psicologa, perciò le informazioni contenute in questo sito non intendono sostituire in nessun modo figure sanitarie professionali. I testi sono scritti dall'autrice del Blog, Eva Saroglia, e sono derivati, a titolo personale, dalle sue esperienze e dai suoi studi e come tali devono essere recepiti.

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domenica 17 gennaio 2016

12 cristalli per gli auto-sabotaggi

In questo periodo, con l'associazione La rOsa dei 20, stiamo proponedno la seconda edizione del corso "Smetti di limitare la tua vita - deprogrammazione dagli auto-sabotaggi e dalle autopunizioni".
Scopo del corso è quello di iniziare a percorrere la strada che porta a comprendere cos'è un auto-sabotaggio, e un'auto-limitazione, ma soprattutto perchè li mettiamo in atto e ancor meglio, da dove vengono e come fare a smettere.
Voglio condividere con voi questa mia riflessione, che scaturisce in primis dalla mia esperienza personale, ed è stata ampliata dai miei studi, percorso personale e soprattutto grazie al bel gruppo dello scorso anno per la prima edizione di "Smetti di limitare...".
L'equazione è semplice: vivo male = mi auto-saboto.
E' vero che non dipende tutto tuttissimo da noi stessi, però è anche vero che Molto Moltissimo dipende da noi, dalle nostre scelte consce e inconsce e dal nostro istinto a preservarci da paura-dolore-morte.
E' possibile smettere di auto-sabotarsi e di auto-limitarsi. Ed è possibile riuscire a farlo senza diventare egoisti e menefreghisti. Certamente, si altereranno diversi equilibri che non erano sani e potrebbero esserci dei "terremoti", ma il tutto tende a creare un nuovo equilibrio e una nuova armonia.
I modi per auto-sabotarsi sono tantissimi... il rimandare sempre le cose per esempio è uno dei più comuni... ma anche circondarsi di persone ed eventi traumatici e incasinati nella nostra vita. Dargli "troppo peso", o anche non permetterci di lasciar scorrere la vita e gli eventi come è giusto che sia, trattenendo e "impantanandosi" nel sentire le sensazioni che ci appesantiscono e non ci permettono di vedere le cose per quello che sono.
Tutto questo ci porta di conseguenza a non riuscire a trovare una soluzione: se siamo impantanati nelle nostre "paranoie" o nelle nostre convinzioni (... capitano sempre tutte a me ... la mia vita fa schifo ... non avrò mai un momento di tranquillità.... e potremmo andare avanti ore, vero?), non avremo mai nè la forza nè l'energia e manco meno la voglia di trovare una soluzione e di stare meglio.

Quali cristalli dunque possono aiutarci in tutto questo bailame?

La rodonite è una preziosa alleata soprattutto nelle fasi iniziali del percorso "educativo" sugli auto-sabotaggi e sulle auto-punizioni, perchè purifica, sostiene, porta chiarezza e soprattuto mette "lucidità" emotiva.
E poi tutti quei cristalli che permettono di andare "oltre" le illusioni in primis: labradorite, pietra di luna, selenite, opale.
La pietra di luna, in particolare, lavora tantissimo sul "piangersi addosso" e quindi permette anche di entrare in contatto con quella parte di noi che è ferma sul "non mi merito tutto ciò e non faccio niente per cambiare la situazione, perchè in fondo nella -merda- ci sguazzo come in piscina".
Il quarzo fumè aiuta a superare le paure, il quarzo tormalinato (anche il rutilato) aiuta a "vederci chiaro" e allo stesso tempo a pulirsi da tanti pensieri negativi, contemporaneamente connette con la propria parte emotiva.
L'ossidiana nera aiuta a connettersi con l'inconscio e a capire cosa non ci diciamo...
Il Sangue di drago (diaspro rosso e verde) fa emergere la rabbia repressa, ci permette di capirla e di trasformarla in una preziosa risorsa che ci farà cambiare la situazione: la grinta.
Altro cristallo prezioso è il turchese: con la sua morbidezza, lavora nell'area dell'espressione verso se stessi e verso gli altri di ciò che ci fa male dirci e che ci nascondiamo da soli.
Il larimar, lavora sulla parte spirituale degli auto-sabotaggi, perciò quando c'è una causa più legata all'anima e allo spirito, la freschezza del larimar aiuta a sbloccare quelle vie di comunicazione tra corpo-mente e corpo-spirito che sono spesso intasate, bloccate e che vanno liberate per permettere all'energia vitale di fluire.
Come dice la cara Deborah Nappi, "la meditazione gnègnè" non funziona: e così vi do un consiglio. Non lavorate/meditate/indossate/usate i cristalli "biecamente", attendendo che siano loro a risolvere la situazione.
Non funziona così e non funzionerà mai così.
Le cose si possono muovere e risolvere solo se da dentro di voi, da tutte le parti di voi, scatta quel "clic" o quella "scintilla" che mette in accordo istinto - pancia - cuore - mente - anima e che di conseguenza vi fa vedere e vivere le cose con onestà e vi fa anche capire se potete - volete - desiderate - meritate di risolvere la situazione. 
D'altra parte potete anche meditare e visualizzare che voi vincerete al superEnalotto una marea di soldi, e cercare di "attrarre e realizzare" tale visione. Ma se non alzate le chiappe dal divano e non comprate almeno un biglietto le chance di vincere saranno sempre ZERO.
Buona domenica!